Noto cenni storici
Noto è una città oggetto di interesse internazionale. Insignita nel giugno 2002 del titolo di patrimonio mondiale dell’UNESCO, sede Universitaria dal 2001, ha origini antichissime (V sec. A.C.). Già Capovalle sul finire dell’Alto Medioevo, dopo la conquista araba con giurisdizione su un terzo dell’isola (il Val di Noto), ebbe rilevante importanza fino al sec. XVIII collocandosi fra le città demaniali più floride e importanti della Sicilia e centro di alte tradizioni culturali sia umanistiche che artistiche. In seguito al terremoto del 1693 che la rase al suolo, gli abitanti abbandonarono il vecchio sito (il monte Alveria) spostandosi più a valle, sul colle Meti, dove la città fu interamente ricostruita secondo un ambizioso e laborioso progetto architettonico che impegnò ingenti risorse economiche ed umane per tutto il Settecento. Nel periodo borbonico la città visse un periodo di forte ascesa sociale assumendo un ruolo di primo piano dal 1837 al 1865, allorchè divenne Capoluogo di provincia in sostituzione di Siracusa che era stata declassata a Capoluogo di distretto in seguito ai tumulti antiborbonici del 18 luglio – 6 agosto 1837. La città rimase sede dell’Intendenza fino al 1865 godendo, in quest’arco temporale di tutti i privilegi di un centro governativo.