Storia del palazzo

Il Palazzo degli Impellizzeri, baroni di S. Giacomo

     La Sezione ha la propria sede in uno dei palazzi nobiliari settecenteschi più belli della Città, Palazzo Impellizzeri, proprietà della nobile famiglia Impellizzeri (antico “Pellizzeri”). Originari dei regni di Castiglia e di Valenza, gli Impellizzeri furono cavalieri a servizio di Re Martino nel XIV secolo. In Italia si stabilirono dapprima nella Repubblica di Genova e poi anche in Sicilia, sia a Siracusa che a Noto, dove godettero di grande prestigio ponendosi dal XVI secolo in poi tra le principali famiglie nobili. Quando nel 1693 un fortissimo terremoto distrusse Noto, gli Impellizzeri furono fra i maggiori oppositori al trasferimento della Città nel nuovo sito, primo fra tutti il Capitano di Giustizia Antonino Impellizzeri. Dopo la controversa risoluzione di cambiare sito alla Città, risoluzione che impegnò per qualche anno i cittadini di Noto, la famiglia si stabilì nella parte alta del colle Meti, il “Pianazzo”, in posizione dominante e nello stesso tempo distaccata, costruendovi un Palazzo nobiliare con la più bella esposizione paesistica; dai balconi si può ammirare tutta la Città sino al mare. Palazzo Impellizzeri  fu edificato durante il XVIII secolo, come mostra anche la data sull’ingresso (1752) accanto a due Monasteri, il Monastero di S. Agata da una parte e il Convento di S. Antonio di Padova dall'altra. La pianta rettangolare è frutto di diverse fasi costruttive, per cui attorno ad un nucleo originario furono poi aggiunti vari corpi, sino a raggiungere l’attuale impianto monumentale. La facciata del Palazzo abbandona gli elementi barocchi del tempo per accogliere nuovi influssi provenienti dalla Francia, che ricordano da vicino lo stile neoclassico. E’ composta da tre ordini sovrapposti, il più basso è tuscanico con fasce di bugnato e l’ultimo è stato aggiunto posteriormente. La pietra da taglio ricopre le parti più importanti della facciata, che si rivela simbolo del potere e della ricchezza della Famiglia. L’ampio portale di rappresentanza dà accesso al piano nobile tramite una scalinata e all’ingresso sono murate due lapidi recuperate a "Netum", che ricordano le origini dei Baroni Impellizzeri. Dispone internamente di oltre sessanta vani distribuiti sui tre ordini e ristrutturati nel tempo. Nella prima stanza del quarto nobile è riportata al centro del soffitto l’arma della Famiglia: d’azzurro, con un pesce d’argento natante in un mare agitato d’azzurro e d’argento. Corona di barone. Attualmente il Palazzo è sede della Sezione d’Archivio di Stato di Noto e un’ala dello stesso è abitata dalla famiglia. E’ possibile visitare i suoi saloni ed altri spazi, ammirarne gli affreschi, gli arredi d’epoca e l’ottima fattura della pavimentazione originale.